Gio. Nov 30th, 2023
sanificazione-roma

Non possiamo negare che questi ultimi due anni sono stati veramente duri e difficili sotto ogni punto di vista e, a causa di questa pandemia da Covid-19, non si è sentito parlare di altro se non di pulizia, disinfezione, igienizzazione e sanificazione degli ambienti siano essi pubblici o privati.

Ma quanti di noi sanno cosa vogliono effettivamente dire questi termini?

Possono essere ritenuti equivalenti o presentano delle differenze tra loro?

Abbiamo pertanto deciso di ideare questo post al fine di fare luce su cos’è la sanificazione roma, come e da chi viene effettuata e quali sono le misure da adottare.

Differenza tra igienizzare, disinfettare e sanificare un ambiente

sanificazione-roma

Partiamo con quella che si pratica quotidianamente, ossia l’igienizzazione.

Igienizzare significa pulire e togliere i depositi che si formano sulle superfici, parliamo cioè di polvere e sporco.

Questa fase avviene con dei prodotti specifici, chiamati igienizzanti.

La procedura riguardante la disinfettazione invece, avviene con dei prodotti particolari disinfettanti che sono approvati dal Ministero della Salute.

Infine, durante la sanificazione roma di un ambiente vengono messe in atto delle procedure specifiche ad ampio raggio che rendono il locale sano, oltre che pulito.

Sempre in questa fase ci si occuperà anche di riportare la sicurezza microbiologica dell’ambiente e migliorare la qualità dell’aria.

Quindi, possiamo affermare che secondo le normative vigenti, la sanificazione di un ambiente è l’insieme delle procedure e delle operazioni di pulizia e disinfezione che servono per rendere un ambiente sano, con una buona qualità dell’aria grazie al controllo della ventilazione, della temperatura e dell’umidità.

Metodi a confronto per la sanificazione degli ambienti

Non esiste un solo metodo per la sanificazione roma adatto per un ufficio privato o pubblico, bensì ve ne sono diversi.

Normalmente però, quello più utilizzato prevede l’utilizzo dei classici disinfettanti chimici che contengono ad esempio, alcool etilico, ipoclorito di sodio, ammonio quaternario.

Tutte queste soluzioni, nonostante siano presidi medico chirurgici, hanno due svantaggi principali:

  • I costi dei prodotti che, a causa delle nuove normative, sono saliti alle stelle (in particolar modo in questo ultimo periodo;
  • I tempi, che una sanificazione ben fatta richiede.

Troviamo poi quelle sanificazioni con sistemi di generazione in situ come, ad esempio, quelle a base di acqua ossigenata, cloro attivo e ozono.

Cosa scegliere tra cloro attivo, perossido di idrogeno o ozono per la sanificazione roma

sanificazione-roma

Analizziamo insieme questi tre prodotti per la miglior sanificazione roma.

Il cloro attivo è un mix a base di acido ipocloroso, ione ipoclorito e cloro che può essere impiegato sia in forma liquida che nebulizzata e viene generato in situ attraverso il cloruro.

Da studi anche più recenti, è emerso che questa sostanza presenta attività virucida e battericida anche se è molto meno efficace di altri principi attivi.

Inoltre, utilizzando questi sanificanti per ambienti, oltre ad avere un gran impatto economico avremo anche quello ambientale.

Tanto è vero che per funzionare si necessita di ricariche di sanitizzante, contenute in bottiglie o cartucce di plastica.

Il perossido di idrogeno, anche conosciuto come acqua ossigenata, si utilizza in particolar modo per disinfettare le superfici attraverso il vapore o la nebulizzazione.

Si tratta di una sostanza ottima da utilizzare contro diversi microrganismi (ad esempio lieviti, batteri, funghi e virus), ma che hanno una particolare pericolosità per chi la usa, infatti, è molto corrosiva per la pelle e nociva se inalata o ingerita.

Proprio per questo motivo è da utilizzare con cautela, specialmente quando l’ambiente è vuoto.

Se si decide di utilizzare il perossido di idrogeno per la sanificazione roma, è importante tenere presente alcuni fattori, tra cui:

  • I tempi di attesa, ossia il tempo necessario per poter entrare nuovamente in quel locale;
  • Il rischio di bagnare, e quindi di danneggiare, qualcosa che è all’interno della stanza (ciò avviene se il meccanismo di nebulizzazione non è dei migliori);
  • La poca capacità di penetrare nei tessuti;
  • L’aggressività che il prodotto ha se viene a contatto con parti metalliche e di plastica;
  • I costi abbastanza economici per le ricariche;
  • I costi ambientali elevati per lo smaltimento della plastica.

Infine, l’ozono è un gas presente in natura e che viene generato in situ attraverso dei sanificanti particolari, conosciuti come generatori di ozono.

Di Sara Iannetti

Amo scrivere di tutto, dai miei libri preferiti alle migliori città d'Europa. Attualmente sto anche lavorando a un romanzo.