Mer. Apr 23rd, 2025

In architettura il termine "moderno" dovrebbe indicare tutto ciò che è stato progettato nel campo del design, dell’edilizia e dell’urbanistica dopo la fine della prima guerra mondiale. I precursori di questa modernità furono, in Italia, G. Pagano, E. Persico e G. Terragni; corrispettivi nostri connazionali di A. Aalto in Scandinavia, Le Corbusier in terra di Francia, W. Gropius in Germania con la Bauhaus, F. L. Wright negli U.S.A. Tutti nomi che diedero il via ad un’architettura essenziale, basata su funzionalismo e razionalismo, che economizzava il suolo e i materiali, il dispendio di energia, nell’edilizia così come nel design di oggetti di uso comune.

 

Eppure tanti nomi, antesignani dell’architettura moderna e attivi anche tra il 1930 e il 1970, sembrano ormai rappresentanti del passato; tanto si sono evolute le idee e le forme dell’architettura nel corso dello stesso XX secolo e nell’attuale XXI. È infatti negli ultimi decenni che sembra essere raggiunto l’equilibrio tra la funzionalità e l’estetica, con edifici Made in Italy dal design ricercato ma efficiente, pratico senza dimenticare la piacevolezza alla vista.

 

Opere architettoniche famose in Italia: una lista difficile

 

Cominciamo con il constatare che fare una lista dei migliori esempi di architettura moderna italiana è praticamente impossibile, data la grande quantità di edifici costruiti negli ultimi decenni, a nord come a sud, che sarebbero degni di essere citati. Quindi, pur non potendo qui presentare un elenco esaustivo di opere architettoniche famose italiane, cercheremo di porre attenzione ad alcune di esse particolarmente conosciute e a qualcuna forse meno nota ma che potrebbe destare curiosità. Il filo conduttore che lega questi esempi di architettura moderna è quello della tipica creatività italiana e della capacità di rendere concreto un progetto, attraverso l’ottimizzazione degli spazi, l’attenta scelta dei materiali, la meticolosa cura dei dettagli.

 

Renzo Piano e il suo "vulcano buono"

 

In Campania un vulcano lo si poteva tollerare solo se buono, questa terra geologicamente caratterizzata proprio dai vulcani è stata ispirazione per il grandioso centro multifunzionale costruito a Nola su progetto del più famoso tra gli architetti italiani contemporanei, Renzo Piano.

I livelli della struttura, distribuiti come cerchi concentrici e ricoperti di terriccio in cui affondano le radici un gran numero di piante, sono un esempio di design "green". Nell’insieme la forma ovoidale e troncoconica ricorda proprio quella del Vesuvio partenopeo.

Lo spazio del centro commerciale accoglie non solo negozi e parcheggi, ma anche un teatro nella piazza centrale, un cinema e persino un hotel. I vari piani di calcestruzzo armato sono collegati con scale mobili, ascensori e ponti in acciaio.

 

Ancora Renzo piano per il complesso polifunzionale "Centro Meridiana" di Lecco, in Lombardia. Lo costituiscono tre torri indipendenti di dieci piani, con una piazza centrale in comune; a collegare le torri tre piani con negozi, parcheggi, ipermercato e tanto, tantissimo verde: sia naturale, per le piante che ricoprono l’area circostante, sia per la scelta dei vetri colorati che costituiscono le facciate delle torri. Le sculture del giapponese Susumu Shingu, sulla sommità delle torri, completano la grande opera di Renzo Piano, indicando con i loro movimenti autonomi la direzione del vento.

 

Altra opera dello stesso famoso maestro dell’architettura Made in Italy, il colorato, geometrico, allegro, auditorium dell’Aquila; esteticamente semplice ma pieno di stile e, soprattutto, funzionale alle esigenze della musica.

 

Renzo Piano è autore anche di opere sorprendenti per la loro originalità, come "Biosfera" (o Bolla di Renzo Piano), a Genova. Costruita in vetro e acciaio nel 2001, conserva al suo interno una vera e propria foresta pluviale tropicale, con molti esemplari di flora e fauna.

 

Stefano Boeri e il suo Bosco Verticale a Milano

 

Insieme a Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra, Boeri ha progettato, e realizzato nel 2014, il duo di grattacieli eco-sostenibili. Sulle facciate sono piantati arbusti e alberi che migliorano sensibilmente il microclima e incrementano la biodiversità non solo vegetale ma anche animale, in una zona ad alta urbanizzazione come quella del quartiere Isola, a Milano.

 

I grandi nomi italiani dell’architettura moderna

 

Oltre a quelle del già citato Renzo Piano, ricordiamo le opere di architettura moderna realizzate da Aldo Rossi, primo italiano a vincere il "Nobel dell’architettura" e attivo anche nel campo del design: ha progettato il Cimitero di Modena, ma anche la caffettiera La Conica.

Tutti da considerare anche i progetti di Gae Aulenti: particolarmente attiva nel design, nell’architettura di interni e nelle ristrutturazioni e valorizzazioni, con opere sparse su tutto il territorio nazionale.

 

Le chiese rappresentative

 

Un’occhiata alle chiese moderne aiuta a comprendere quanto l’architettura moderna si esprima anche attraverso l’icona più rappresentativa della religione cristiana. La chiesa progettata da Mario Botta in legno e acciaio, quella di San Giovanni Battista (chiamata anche chiesa dell'Autostrada del Sole) costruita da Giovanni Michelucci alle porte di Firenze, quella di San Paolo Apostolo a Foligno progettata da Massimiliano Fuksas, accolgono i fedeli contemporanei con maestosità contenuta, talvolta persino minimal, ma con spazi e acustica ottimizzati e nel rispetto delle linee guida dell’apposita nota pastorale del 1996.

 

Idee originali e nuovi nomi

 

Gli uffici dell’azienda Salewa, tra la zona industriale di Bolzano e la campagna, progettati da Cino Zucchi colpiscono per come il centro polifunzionale sia perfettamente integrato nel paesaggio montagnoso, con la sua geometrica e spigolosa forma in alluminio colorato e forato. Non manca una parete in roccia artificiale su cui arrampicarsi per tenersi in forma.

La sede del Comune di Bologna, con tetto modellato a formare zone d’ombra e sistema di raccolta dell’acqua piovana, pensati da Mario Cucinelli che, come molti altri esponenti dell’architettura moderna italiana, punta al risparmio energetico e alla coibentazione perfetta.

La cantina Antinori di Firenze, che il team di architetti della "Archea" ha reso speciale con un affascinante gioco di luci. E nella quale si trovano parcheggi, un auditorium, un museo, una biblioteca, un percorso per conoscere le varie fasi della lavorazione dell’uva; oltre, naturalmente, alle sale di degustazione.

La soluzione di forte impatto visivo per risolvere problemi di schermatura del sole, ideata dallo studio Kuadra: mostrando un deciso virtuosismo nell’utilizzo di materiali semplici e moderni, gli architetti e designer hanno rivestito le facciate della sede di Fossano della BCC di Casalgrasso e Sant’Albano con chilometri di catene in acciaio. Durante il giorno proteggono dal sole, illuminate dall’interno quando cala la sera, mettono in risalto le geometrie dell’edificio.

La lista dei giovani architetti italiani che si sono distinti con le loro opere potrebbe essere lunghissima: Monica Mellace, Silvio D’Ascia, King Roselli… e tanti altri ancora che si stanno affermando.

Di Sara Iannetti

Amo scrivere di tutto, dai miei libri preferiti alle migliori città d'Europa. Attualmente sto anche lavorando a un romanzo.